La supply chain dei generi alimentari freschi non si ferma mai. Ora evolve più rapidamente in una direzione più sostenibile grazie alla scala, alla portata e alla facilità d’uso del modello circolare IFCO per soluzioni di imballaggio riutilizzabili. Cosa significa in pratica per i coltivatori e i dettaglianti?
Nel 1992, il modello SmartCycle di IFCO è stato pensato con un obiettivo chiaro: offrire una gamma esauriente di soluzioni per imballaggi riutilizzabili da condividere e usare ripetutamente attraverso un servizio all’avanguardia di pooling a circuito chiuso, per far fronte alle sfide della supply chain globale dei generi alimentari freschi.
In pratica, questo significa che i contenitori riutilizzabili (Reusable Packaging Containers: RPC) di IFCO trasportano prodotti freschi centinaia di volte nell’arco della loro vita utile. E anche al termine di questo lungo periodo, sono riciclati per realizzare nuovi RPC. Attualmente sono oltre 380 milioni gli RPC condivisi e riutilizzati per oltre 2,2 miliardi di volte dai clienti IFCO ogni anno.
Soluzioni di imballaggio riutilizzabili
Soluzioni di imballaggio riutilizzabili coerenti con gli OSS dell’ONU
Nel corso degli anni, IFCO ha creato un modello circolare intrinsecamente sostenibile e ha sviluppato e affinato ancora di più l’infrastruttura e le soluzioni di imballaggio riutilizzabili. Molto prima dell’adozione ufficiale, nel 2015, dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) dell’ONU, IFCO aveva già stabilito traguardi di sostenibilità ambiziosi e supportava coltivatori e dettaglianti nel conseguimento dei loro rispettivi traguardi.
Oggi gli OSS delle Nazioni Unite sono un prezioso promemoria dell’imperativo di promuovere sempre di più soluzioni di imballaggio riutilizzabili e sostenibili con modalità che tutelino l’ambiente e assicurino la fornitura alimentare in ambito globale.
Nella Relazione ESG (Environmental, Social, Governance), IFCO sottolinea come le proprie attività contribuiscano a diversi OSS, ben oltre il suo modello di business, aiutando le aziende ad abbattere le emissioni di CO2 legate agli imballaggi. Per esempio, in linea con l’OSS 13 per la l’azione climatica, IFCO ha adottato i Science Based Targets per contenere ulteriormente la sua impronta di carbonio, in una previsione di riduzione di 1,5 gradi e di completa decarbonizzazione delle proprie attività entro il 2040, come indicato nel documento IFCO Roadmap to Net Zero.